La tua Voce parla di Te
La tua Voce racconta di te.
Sembra un gioco di parole, in realtà questa frase racchiude una grande verità.
La Voce è un suono, ed ha delle caratteristiche, per ciascuno diverse.
Inoltre è un contenitore di emozioni che fluiscono attraverso le VocAli che noi usiamo per parlare. E ancora rappresenta, a livello sonoro, il nostro rapporto con l’azione che si esprime attraverso le Consonanti.
Ascoltando la nostra Voce, mentre parliamo, se riuscissimo ad essere semplici “osservatori” ed estraniarci da ciò che proviamo emozionalmente in quel preciso momento, potremmo ricavare molti messaggi da ciò che sentiamo.
Nell’ascoltare una Voce - che sia la nostra o quella degli altri - già rileviamo alcuni fattori (possono essere emozioni, come rabbia o paura..), perché siamo stati abituati, fin da piccoli, ad interpretare l’altro nella sua comunicazione. Ma l’interpretazione è una lettura personale, quindi molto spesso ciò che arriva a noi non è reale, ma soltanto una nostra lettura.
Ascoltare una Voce senza giudizio e senza l’influenza del nostro vissuto è un’impresa impegnativa, ma fattibile: in questo caso potremmo scoprire un Mondo intero dietro ad essa.
La Voce è un ponte che collega l’Anima al Corpo, quindi è possibile fare un’ “analisi emozionale” di come il proprietario della Voce stia in questo momento e quanto e come si permetta di vivere.
Nella lettura della Voce emerge la situazione attuale della persona, ma si può scorgerne anche le potenzialità, cioè ciò che è sopito o nascosto dentro di essa.
Inoltre c’è il discorso sonoro, cioè il Suono in se stesso.
A qualcuno piace la sua Voce, ad altri assolutamente no, e mi riferisco alla sensibilità e i canali sensoriali personali di ciascuno.
Apro una piccola parentesi per spiegare cosa sono i canali sensoriali.
Secondo la PNL (acronimo di Programmazione Neuro Linguistica che è una metodologia per cambiare i pensieri e i comportamenti attraverso un uso consapevole del linguaggio) tutti noi abbiamo un canale sensoriale preferenziale, che può essere uditivo, visivo, cinestesico (o cinestetico) e auditivo-digitale (quest’ultimo termine lo si trova raramente, perché non tutti i corsi di PNL lo contemplano).
Per chi è uditivo il suo canale sensoriale preferenziale è l’udito, quindi la sua attenzione sarà l’ascolto come priorità, e gli altri sensi seguiranno a questo.
Per chi è uditivo (ed è una minima parte della popolazione) i suoni sono essenziali, e impara soprattutto attraverso di essi, quindi la sua sensibilità è alta. La Voce è importantissima, quindi il Suono è uno strumento prezioso che andrà ad avere un grosso peso in tutto ciò che fa nella Vita.
Per chi non è uditivo le cose sono diverse, quindi i suoni non avranno tutta questa importanza, e quindi - per esempio - un lavoro sulla Voce potrà essere integrativo a qualcos’altro di prioritario per lui.
Ritorniamo al discorso principale.
La Voce può creare soltanto suoni che l’Orecchio riesce a sentire. Se un Orecchio, o perché è ferito o perché è danneggiato, non sente alcune frequenze, allora la Voce della persona in questione non potrà mai emettere un suono simile.
Quando la nostra Voce non ci piace, molto spesso è perché non usiamo la nostra vera Voce, ma una “maschera sonora” di essa, che non ci rappresenta completamente, quindi il nostro Orecchio sente che non è il nostro Suono. Allora all’ascolto della nostra Voce emerge che non è quella reale, e talvolta abbiamo anche fastidio ad ascoltarla.
Quando la nostra Voce, invece, riesce ad emergere completamente dal nostro corpo, libera e sana, allora ci piacerà sicuramente, e sarà una Voce che arriva al Cuore di chi ci ascolta, accolta in tutta la sua completezza e verità.
E questa Voce vera e sana andrà a creare una realtà corrispondente, perché sappiamo benissimo che il SUONO CREA, quindi di conseguenza la realtà circostante si plasmerà.
Trasformare la propria realtà attraverso un lavoro vocale su se stessi è, quindi, un’ottima modalità per cambiare le cose in armonia.
Già 😉