Eliòn: un viaggio dentro per essere scelta da un nome nuovo


 










Un po’ di anni fa, quando facevo esperimenti con i suoni vocali e mi immergevo in essi completamente per sentirne l’essenza, ho sentito la curiosità di conoscere me stessa attraverso un altro nome.


La domanda che mi nasceva era: “Se mi chiamassi in un altro modo.. come sarebbe la mia Vita? Uguale ad ora? Diversa?”


Come rispondersi se non sperimentando veramente ciò che mi stuzzicava alquanto!?!

Quindi cominciai a cercare mentalmente un nome che mi piacesse e che attirasse la mia attenzione, ma ogni nome che mi arrivava trascinava con sé un’immagine: o di qualcuno che conoscevo, o di qualche personaggio nei film.. o qualcos’altro che  già “occupava” quel posto sonoro, e la cosa non mi risuonava.

Allora provai ad affiancare al mio nome di battesimo, Elena, un aggettivo.. in seguito il termine di un ruolo, e continuai così per alcuni mesi.


Come avveniva l’esperimento?
Chiedevo alle mie due figlie di chiamarmi in quel modo o in quell’altro, invece del solito amorevole e meraviglioso appellativo di “mamma”. 

Probabilmente ora vi nasce un sorriso sulle labbra.. o una smorfia di disgusto 😅, ma per sperimentare il nuovo è necessario andare fuori dal seminato e fare  cose che - spesso - sono giudicate strane. Ma va bene così. 😉

Quindi le mie figlie, complici di questa ricerca, mi hanno accompagnata in questa interessantissima follia che le portava a chiamarmi in diversi modi, di settimana in settimana.

Dopo qualche mese di esperimenti la mia Vita era diventata molto variegata: passavo da momenti di stasi assurda a momento in cui ero in azione 20 ore al giorno, e mi rendevo conto che il suono del nome aveva un suo “peso” sulla realtà quotidiana ed era veramente uno strumento potente da usare per ESSERE CHI SI VUOLE ESSERE.


Ero comunque io anche se con altri nomi, ma molto spesso mi sentivo a disagio, mi sembrava di viaggiare su una strada secondaria, che non fosse la mia.
E nessuno dei nomi o aggettivi che avevo scelto mi piaceva veramente. Nessuno.

Allora decisi di cambiare esperimento, parcheggiare la mente e servirmi esclusivamente del piacere fisico che un Suono dà quando lo si pronuncia.

Ripresi gli esperimenti stavolta pronunciando a caso suoni, vocali e consonanti senza un ordine preciso, muovendo la muscolatura di tutta la bocca come se facessi una ginnastica facciale.. e ascoltando il mio corpo per accorgermi di quando avesse risuonato.

Mi accendevo molto se pronunciavo i dittonghi, seguiti dalle due consonanti “M” ed “N”.. quello era un suono molto piacevole al mio ascolto e per il mio corpo. Quindi proseguii con la ricerca dei suoni, e ci misi pochi giorni a scoprire ELIÒN (con l’accento grave sulla “o”), e mi piacque quasi subito.

Ci fu un passaggio precedente, derivante da “EOLIÒN”, ma mi sembrava un suono troppo ricercato e un po’ eccentrico. Quindi, mettendo d’accordo il mio sentire (Cuore) con il mio pensare (Mente), ho scelto ELIÒN e chiesi un ulteriore conferma alla mia prole che mi chiamò così per una settimana intera. Alla fine di questo tempo, Eliòn mi calzava benissimo e iniziai a presentarmi come Eliòn a chi non conoscevo e a chiedere agli amici di chiamarmi in questo modo, se la cosa fosse naturale per loro.

Non nego che per manifestarmi come Eliòn c’è voluto un certo coraggio, soprattutto sui social.. perché - e pensateci bene - cambiare nome non è un’azione indifferente, muove molto dentro di noi.. comprese le paure del giudizio e di quanto potremmo cambiare con un suono diverso dal nostro nome.


Scoprii in seguito che Eliòn era un nome, ma questa è un’altra storia.


Quindi fu Eliòn, per quasi due anni, soltanto Eliòn.. e mi innamorai di questo Suono e contemporaneamente cominciai ad amare me stessa, per com’ero e come riuscito a trasformarmi.

Eliòn riuscì a concretizzare molti progetti, soprattutto ciò che Elena non aveva mai avuto il coraggio di fare. E viaggiare con il nome di Eliòn fu un’avventura fantastica.


In seguito sentii la necessità di ri-accogliere Elena, che nel frattempo aveva integrato ciò che era sopito dentro di lei e che Eliòn aveva risvegliato, quindi decisi di continuare a chiamarmi con entrambi i nomi.
E quindi - per ora - il Suono che mi rappresenta è ELIÒN ELENA PONTINI.

E così è!
😉


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